La Consulta per il lavoro autonomo condivide l’urgenza, espressa da tutto il mondo delle professioni e recepita dalle forze politiche in Parlamento, di una riforma – da lungo tempo attesa – della disciplina in materia di equo compenso delle prestazioni professionali.
La disciplina attualmente vigente risulta infatti complessa, anche in ragione della sua conformazione mediante rinvio alla legge forense, limitata sotto il profilo del campo di applicazione, irragionevolmente discriminatoria nella differenziazione che introduce tra professioni ordinistiche e non ordinistiche, ed inefficace, in ragione della carenza di strumenti di controllo e sanzione.
Muovendo dal presupposto che il diritto all’equo compenso rappresenta un ineludibile strumento di attuazione della Costituzione nella prospettiva dell’uguaglianza tra lavoratori, la Consulta intende contribuire all’avanzamento del processo legislativo in corso attraverso la formulazione di proposte di revisione del testo unificato attualmente all’esame della Commissione competente per materia della Camera dei deputati.