LE PROFESSIONI TECNICHE AL GOVERNATORE DELLA REGIONE CALABRIA

Le professioni tecniche, le forze imprenditoriali, le associazioni di categoria, il mondo del lavoro nelle sue articolazioni, prendono atto del disastro socio economico in cui versa la società calabrese e si rivolgono al governatore della Calabria appena eletto per attivare quanto di Sua competenza ed avviare una seria riflessione per mettere in campo le migliori energie necessarie per la ripresa economica.

Il Presidente Nazionale di INARSVILUPPO (Centro Studi Italiano per lo Sviluppo delle Professioni) Arch. Antonino Renda – Il Presidente Nazionale di INARSIND (Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti) aderente a CONFPROFESSIONI Ing. Salvo Garofalo – Il Vice Presidente Nazionale di Inarsind Ing. Francesco Galluccio  e il Coordinatore Regionale di INARSIND Ing. Luigi Siciliani de Cumis, sollecitano un fattivo e tempestivo intervento per riavviare un processo di crescita basato principalmente sull’uso efficace delle risorse, sulla lotta alla burocrazia, sulla partecipazione e sulla meritocrazia.

Da quando la politica ha lasciato il posto alla burocrazia amministrativa, tutto è andato perso, per aver derubricato le scelte strategiche a semplice atto burocratico, mettendo in poco tempo tutti i settori economici in crisi e gettando l’economia calabrese nel buio più assoluto. Ed ancora la politica del credito ed il sistema fiscale hanno contribuito al fallimento generale, nel silenzio  della politica.

Abbiamo apprezzato molto, la risposta immediata che ha dato alla nostra richiesta di  proroga di due anni del Piano Casa Calabria approvata nel primo Consiglio Regionale e pertanto Le chiediamo di agire con la stessa immediatezza sui tanti temi che affliggono la Calabria e soprattutto di avviare un momento di ascolto delle categorie professionali, dei sindacati e del mondo del lavoro.

Governatore, il Suo governo deve promuovere azioni per favorire i molti invece dei pochi (così Le avrebbe consigliato Pericle – Atene 451 a.c.) e per fare questo deve ripensare la programmazione e l’utilizzo dei fondi comunitari superando l’apparato burocratico di una regione chiusa in se stessa che utilizza i fondi comunitari non come risorse strategiche per la crescita ma come fondi di cassa per la gestione ordinaria. Prova ne è, il rapporto dell’ultimo monitoraggio effettuato dalla commissione sul monitoraggio della spesa dei Fondi Europei al 28/02/2014, da cui emerge che la spesa delle risorse europee del POR Calabria è ferma al 40,6% (Fonte – Sud, vent’anni di solitudine – Autore G. Soriero – Edizioni Donzelli – Roma).

Presidente, scuotiamo le coscienze, impegniamoci in prima persona, non deleghiamo nessuno sui temi della crescita e dello sviluppo, combattiamo la metodologia delle furberie, del benessere momentaneo e transitorio, del nulla di fatto, del tempo perso.

Utilizziamo a pieno la pratica della sussidiarietà, coinvolgiamo nelle programmazioni le categorie professionali, i sindacati di categoria, le associazioni, rinnoviamo le figure apicali amministrative che frenano lo sviluppo ed impediscono   la crescita. Promuoviamo pratiche di buon governo con l’ausilio di linee guida di comportamento e di azione per l’uso immediato dei fondi europei che in caso di disimpegno vanno a favorire i nuovi paesi dell’Est facenti parte della comunità europea rientranti nell’obiettivo 1 ed a bassa burocrazia. Avviamo una politica del credito sostenuta dalla Regione. Affidiamo la guida dell’assessorato ai LL.PP. ad una figura dell’area tecnica delle libere professioni e costituiamo una task force per la verifica degli investimenti e delle spese.

Il mondo delle professioni è disponibile a dialogare su questi presupposti. Non siamo qui per chiedere incarichi o ruoli di potere ma intendiamo metterci al servizio dello sviluppo economico della Regione.

 

Il Presidente di INARSVILUPPO                                   Il Coordinatore Regionale di INARSIND

Arch. Antonino Renda                                       Ing. Luigi Siciliani de Cumis

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