ANCORA SULLA NORMATIVA SISMICA

Sono necessarie procedure autorizzative e di controllo uniformi  in tutta Italia  e documentazione semplificate per le opere di modesta entità

Abbiamo già evidenziato, in una precedente Nota, che non vi è omogeneità di comportamenti tra le Regioni Italiane circa le procedure autorizzative e di controllo delle pratiche sismiche. Non abbiamo notizie di un ravvedimento e quindi di un’intervenuta azione di coordinamento, che possa consentirci di svolgere le nostre attività, in Sicilia come in Lombardia, nelle medesime condizioni.

Vi sono però due ulteriori elementi negativi da segnalare, ancora nei procedimenti autorizzativi e di controllo.

Il primo riguarda i diversi atteggiamenti tenuti dagli Organismi Tecnici provinciali e dagli Uffici Sismica delle Province di una medesima Regione. Si può facilmente constatare che ognuno stabilisce regole proprie  e bastano pochi chilometri di distanza affinchè esse cambino, anche in modo significativo: ciò che è assolutamente necessario produrre in una Provincia per ottenere esito positivo della propria pratica,  ha poca o nessuna rilevanza  nella Provincia limitrofa – corregionale-. Siamo all’Italia dei Comuni, per non dire delle Contrade.

Il secondo aspetto è una conseguenza dell’impostazione generale delle nuove ”  Norme Tecniche per le Costruzioni ” (D.M. 14 Gennaio 2008) e chiama in causa l’assunzione di responsabilità dei funzionari che esercitano il controllo. L’assunto è: tutte le opere rivestono la stessa importanza. Accade dunque che  frequentemente vengano richieste le stesse calcolazioni ed elaborazioni per una modesta scala a due rampe, come per una villettina isolata od un fabbricato multipiano. E’ chiaro che, a parità di classe d’uso, dovrebbero comunque prevalere considerazioni di semplice buon senso. Un garage monopiano per una o due autovetture non può e non deve richiedere una mole incredibile di elaborati, con conseguenti  rilevanti costi per la Committenza. Gli Uffici addetti al controllo, però, spesso non fanno differenze ed i Professionisti sono costretti a redigere progetti dettagliatissimi per costruzioni di modesta valenza, con forti oneri, difficilmente comprensibili da chi deve poi corrispondere le nostre competenze professionali.

Cercheremo di portare tutte le osservazioni svolte – e quelle che Vi invitiamo a farci  pervenire – nelle sedi opportune, affinchè le pratiche possano essere snellite e l’iter burocratico possa essere accettabile ed equilibrato, senza sensibili diseguaglianze, legate ad inutili, ed anzi deleteri localismi, da superare.

Ing. Francesco Basso

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