Il SUE, ovvero lo sportello unico per l’edilizia doveva essere, secondo norma, l’unica interfaccia tra il professionista e gli Enti coinvolti nell’istruttoria delle pratiche edilizie, nella prospettiva di una digitalizzazione che avrebbe ulteriormente semplificato e snellito le procedure. A distanza di anni dalla loro istituzione lo scenario è tutt’altro rispetto alle aspettative. In Sicilia ciascun Comune ha attivato piattaforme differenti che, nella maggior parte dei casi, non dialogano con gli altri Enti. Ad aggravare la situazione proliferano i portali indipendenti di Genio Civile, Soprintendenze, ASP, Demanio ed altro ancora. Eppure un esempio da seguire c’era già, ovvero quello del portale impresa in un giorno, riservato alle attività produttive, che da nord a sud unifica le procedure e dialoga con gli altri attori coinvolti. Nonostante lo stato delle cose si è ancora in tempo per rimediare, lo sportello unico deve infatti fare da filtro tra gli Enti coinvolti nelle fasi di istruttoria, togliendo l’onere al professionista di dovere provvedere a caricamenti multipli sulle diverse piattaforme. Ci auguriamo ci sia un intervento legislativo da parte della Regione, che metta una volta per tutte ordine sull’argomento, non lasciando a ciascuno di agire autonomamente, rendendo ancora più ostico, di quanto non lo sia già, lo svolgimento della professione per gli ingegneri e gli architetti liberi professionisti.
INARSIND AGRIGENTO: DISATTESO IL VANTAGGIO DEGLI SPORTELLI UNICI PER L’EDILIZIA
