Le richieste di Inarsind al tavolo dell’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici

La legge sui LL.PP. riformata dopo oltre un secolo dalla L.109/94 ha subito una serie di modifiche tanto da indurre il legislatore ad emanare il Codice dei Contratti approvato con D. Leg.vo 163 del 12-4-2006. Simile sorte ha subito il Regolamento approvato nella nuona versione con il D.P.R. 207 del 5-10-2010.
La fertilità legislativa in materia non si è sentita appagata e dal 2006 vi sono state ben 14 modifiche con legge e 5 con Decreti Legislativi, mentre solo un cambio al regolamento (l.106/2011). Il nuovo Governo Tecnico non ha voluto mostrare segni di incapacità e con Decreti legge, con sofferte conversioni in legge, ha messo mano sia al Codice sia al Regolamento. Questa prolificità normativa desta non poche remore agli operatori del settore vogliosi, invece, di ancorarsi a un testo definitivo senza dover stare dietro a modifiche, a volte non essenziali, sintomo di una visione poco completa della materia o di una panoramica limitata.
Tutte queste modifiche e innovazioni hanno indotto AVCP a ripristinare il tavolo tecnico che generò le linee guida sui servizi attinenti l’architettura e ingegneria emanate dall’Autorità con Determinazione n. 5 del 2010.
Inarsind, già presente nelle precedenti tornate fino al 2010, ne farà di nuovo parte e sarà occasione sia per fornire il proprio contributo sia per proporre le istanze che vengono dal mondo dei liberi professionisti, architetti e ingegneri, che rappresenta. Infatti Inarsind vuole fare chiarezza sulle procedure perché, nonostante le modifiche e le ventilate semplificazioni, le nuove norme a volte possono diventare anziché una opportunità un freno come nel caso dell’eliminazione delle tariffe, anche solo come riferimento, che non consente alle amministrazioni di stabilire a priori, neanche in forma presuntiva, i costi completi dell’opera lasciando ai singoli uffici tecnici l’onere (discrezionale?) di stabilire le competenze fra l’altro senza l’obbligo di alcun criterio di qualità delle prestazioni da rendere. In questo modo si creano i presupposti di uno scenario di un mercato allo sbando che per sua natura ha necessità di riferimenti validi per tutti anche per evitare potenziali abusi, ed è proprio su questo settore che Inarsind intende dare un contributo chiaro e trasparente per evitare da un lato inopportuni blocchi delle attività amministrative dall’altro ingiustificate riduzione degli importi destinate a competenze tecniche a danno dei liberi professionisti.

Author

inarsind