Perché iscriversi e partecipare all'attività di un'associazione sindacale

Molto spesso, in questi ultimi tempi, sono stato interrogato sul perché iscriversi e partecipare ad un’associazione sindacale. Il corollario di questa domanda è, sovente, la considerazione: costa troppo. Valutazioni qualitative non sono proprie degli ingegneri. Le dizioni del tipo: “troppo veloce” oppure “troppo pesante” all’ingegnere non servono. All’ingegnere servono i numeri accompagnati dall’unità di misura.

Qui di seguito, mi propongo di fornire una risposta ingegneristica alla domanda iniziale con l’aiuto dei numeri. Numeri non ipotetici, bensì tratti dal bilancio consuntivo della Cassa di Previdenza degli Ingegneri ed Architetti liberi professionisti, più nota come Inarcassa, dell’anno 2009. Dalla tabella 10, pag.34 del bilancio riporto i dati qui sotto segnati.

Contributo Importo
SOGGETTIVO 430.674.000,00
INTEGRATIVO:
ISCRITTI 138.800.000,00
NON ISCRITTI MA CON PARTITA IVA 16.395.000,00
SOCIETÁ D’INGEGNERIA 39.628.000,00
TOTALE 194.823.000,00

Questi numeri esprimono in € le entrate del 2009 di Inarcassa. Il contributo soggettivo è versato solo dagli iscritti e pari al 10% del reddito imponibile professionale. Il contributo integrativo, pari al 2% del volume d’affari professionale, è versato dagli

iscritti, da color che svolgono atti professionali ma sono iscritti obbligatoriamente presso altri enti di previdenza e dalle società d’ingegneria. Moltiplicando il totale del contributo integrativo per 50 (ovvero dividendo per il 2%) si ottiene il valore indicativo del totale dei ricavi delle attività d’ingegneria che si è verificato nel 2009. Tale valore assomma a € 9.741.150.000,00.

Come si usa fare con i concetti che ogni ingegnere ha appreso dai corsi di analisi matematica, sviluppiamo un’ipotesi al limite, per quanto poco realistica possa essere: andiamo a vedere come la tabella che precede si sarebbe trasformata se tutto il mercato dell’ingegneria fosse stato sviluppato dai soli iscritti ad Inarcassa. Ci saremmo trovati nella condizione della tabella che segue:

Contributo Importo
SOGGETTIVO 604.504.000,00
INTEGRATIVO 194.823.000,00

In altri termini, il totale del contributo integrativo sarebbe rimasto, ovviamente, invariato, ma il totale del contributo soggettivo si sarebbe innalzato di una percentuale ben significativa:

INCREMENTO CONTRIBUTO SOGGETTIVO +40,36%

Appare evidente che avremmo avuto un incremento del gettito contributivo ai fini pensionistici dell’ordine di grandezza (+50%) di quello previsto, ceteris paribus, dalla riforma statutaria adottata da Inarcassa. Esprimendoci con altri termini, il risultato che si intende conseguire con la riforma statutaria, si sarebbe potuto ottenere se tutto il mercato fosse stato ad appannaggio degli iscritti di Inarcassa. Questa, ricordo, è l’ipotesi di lavoro, per quanto non praticamente attuabile. Quindi, da una parte Inarcassa ha dovuto adottare i provvedimenti che ha adottato per conseguire una necessaria sostenibilità. Ma gli aumenti sarebbero potuti essere se “qualcuno” avesse potuto effettuare quella pressione politica sufficiente perché una parte della sostenibilità si fosse ottenuta tramite un incremento dei volumi d’affari (e quindi dei redditi ) degli iscritti di Inarcassa. Questo “qualcuno” è  e non può essere altro che l’associazione sindacale. Del resto, gli ingegneri (ed architetti) iscritti ad Inarcassa sono anch’essi dei lavoratori. E, Costituzione alla mano, i lavoratori si rappresentano tramite le associazioni di categoria, che si chiamano, appunto, sindacali.

In conclusione, chiunque si voglia porre la domanda da cui siamo partiti, si ricordi, che una parte di quell’incremento del 50% sulla contribuzione previdenziale sarebbe stato possibile di essere risparmiato, se l’adesione e la partecipazione all’associazione sindacale fosse massiccia; effettui il confronto tra quanto ogni anno pagherà di più e il pagamento della quota d’iscrizione all’associazione sindacale.

di Pietro Berna

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