Si è svolto a Milano lo scorso 5 Ottobre il VI° congresso di Inarsind che quest’anno ha avuto come tema principale la “Qualità, dignità e sostenibilità della prestazione professionale – a cinque anni dalla liberalizzazione delle tariffe”
Fino allo scorso anno il Congresso della nostra Associazione è stato un evento “chiuso” rivolto in pratica ai soli iscritti ma quest’anno, per la prima volta, il Comitato Nazionale ha voluto aprire i lavori anche ai non iscritti scegliendo di tornare a Milano (dove si era tenuto un precedente congresso nel 2006) e programmando i propri lavori all’interno di un luogo aperto per eccellenza: una fiera e più esattamente il MADE EXPO. Questo perché in un momento così critico, in cui le libere professioni vivono un clima di grandi incertezze, il Sindacato ritiene sia un dovere per tutti i professionisti tecnici prendere coscienza e fare sentire la propria voce cercando di sensibilizzate tutte le parti in gioco: politici, media, autorità di vigilanza, associazioni, etc.
Il tema principale prescelto è stato ritenuto di grande interesse dagli Architetti e gli Ingegneri liberi professionisti che, in questi ultimi anni, si sono trovati ad affrontare in contemporanea sia la crisi economica che gli effetti di una concorrenza assurda che ha messo in ginocchio la categoria con cali di fatturati a dir poco allarmanti.
In base a queste considerazione lnarsind, trascorsi ormai 5 anni dalla famosa “lenzuolata di liberizzazioni”, ha ritenuto giunto il momento di tentare un sereno bilancio valutando quali sono stati gli impatti reali di questa apparente deregulation sui professionisti tecnici e sulla collettività.
I lavori concentrati in una sola giornata hanno concluso che l’introduzione di ribassi senza regole ha influito, in questi anni, in maniera significativa sulla qualità della progettazione, della direzione dei lavori e su quella delle opere realizzate, aumentando di fatto il contenzioso nella conduzione delle opere sia pubbliche che private. L’uditorio ha rilevato la necessità do inquadrare le prestazioni professionali tecniche, nel complesso del processo costruttivo, per far comprendere l’importanza e l’impatto di una giusta remunerazione sulla qualità e sui costi delle opere da realizzare. Oltre alle usuali relazioni durante il congresso si è tenuta una interessante tavola rotonda, moderata dall’editorialista del Corriere della Sera Dott. Dario Di Vico a cui hanno partecipato i responsabili politici dei principali partiti italiani nonché, in rappresentanza dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, il Dirigente Generale Ing. Filippo Romano. La tavola rotonda è stata seguita da un vivace dibattito in cui iscritti e non hanno messo in risalto il disagio della categoria fornendo interessanti spunti di azione e riflessione.
Il giorno successivo si è poi tenuta l’Assemblea straordinaria che all’unanimità, ha votato una mozione in cui gli iscritti INARSIND chiedono:
1. che nell’ambito della riforma delle professioni, da formalizzare entro il prossimo anno, venga rafforzato il ruolo di rappresentanza sindacale a difesa degli interessi dei Liberi Professionisti lasciando agli Ordini la funzione di garanti dell’attività professionale nei confronti della collettività;
2. che la riforma delle professioni preveda ed espliciti il riconoscimento del ruolo sociale degli Architetti e degli Ingegneri Liberi Professionisti;
3. una riforma del welfare che preveda il supporto alle libere professioni al pari di altre organizzazioni economiche e favorisca un ingresso qualificato dei giovani nella libera professione indicandone esplicitamente le fonti di finanziamento;
4. nuove norme atte a sostenere l’aggregazione delle strutture professionali individuali ed ad eliminare ogni sperequazione fiscale che penalizza i Liberi Professionisti rispetto ad altri soggetti economici che intervengono nell’ambito delle attività tecnico professionali;
5. che Inarcassa interrompa con immediatezza il progetto di Fondazione, così come attualmente strutturato, destinando le somme previste ad effettive attività di promozione e sviluppo dell’esercizio della libera professione dei propri associati, destinando la totalità delle somme impegnate ai giovani iscritti secondo quanto prescritto al punto 3.5 dello Statuto.
L’Assemblea ha inoltre impegnato il Comitato Nazionale affinché si attivi con immediatezza per trattare le tariffe di riferimento direttamente con le Associazioni dei consumatori per i lavori di modesta entità, con le Associazioni dei Costruttori e degli Industriali per i lavori privati di maggiore importanza e con L’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, Servizi e Forniture (AVCP) per i lavori pubblici.
Scarica il testo completo della mozione (PDF 257Kb)