Il disegno di legge delega al Governo per il riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni rappresenta una tappa importante verso l’obiettivo, più volte annunciato, di dotare il settore di un Testo Unico organico, coerente e aggiornato.
Un intervento normativo atteso da anni, che mira a rivedere e razionalizzare le disposizioni attualmente contenute nel D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), alleggerendo il carico burocratico e garantendo maggiore chiarezza applicativa.
Un impianto ambizioso, ma con criticità da gestire
Nel testo del DdL si specifica che i principi e criteri direttivi elencati all’articolo 2 dovranno essere sviluppati in più decreti legislativi, come confermato dalla formulazione dello stesso articolo. Una previsione che, seppur comprensibile per ragioni tecniche, potrebbe generare confusione e discontinuità applicativa, qualora i decreti fossero approvati in modo non coordinato.
Da qui l’intervento di Inarsind, che pur apprezzando la direzione complessiva del disegno di legge, chiede al Governo di emanare i decreti attuativi in maniera simultanea e integrata, prevedendo al contempo un adeguato periodo transitorio per garantire la piena comprensione e applicazione delle nuove disposizioni.
La dichiarazione del presidente Carmelo Russo
“Apprezziamo lo sforzo di razionalizzazione e riforma – ha dichiarato l’ing. Carmelo Russo, presidente nazionale di Inarsind – ma chiediamo che i decreti legislativi vengano emanati in modo coordinato e simultaneo, con un periodo transitorio congruo che consenta ai professionisti e agli uffici tecnici di familiarizzare con i nuovi testi normativi. La semplificazione deve essere reale, non generare ulteriore incertezza”.
Il contributo tecnico di Inarsind anche sulla consultazione ANAC
Sempre nell’ambito degli interventi normativi in corso, Inarsind segue con attenzione anche la consultazione pubblica avviata da ANAC sul nuovo schema di Bando Tipo per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria sopra soglia UE, aggiornato dopo le modifiche introdotte dal D.lgs. 209/2024 (cosiddetto “correttivo” al Codice Appalti).
Inarsind è al lavoro per elaborare un proprio contributo tecnico, finalizzato a tutelare i diritti, la dignità e le prerogative dei liberi professionisti che operano nel settore degli appalti pubblici.
Un sindacato che partecipa alle scelte normative
Anche in questa fase di riforma, Inarsind si conferma un interlocutore attivo, pronto a rappresentare gli interessi di ingegneri e architetti liberi professionisti, in modo competente, propositivo e indipendente.