INARSIND INCONTRA IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, ANNAMARIA CANCELLIERI

Richiesto un anno di sperimentazione su formazione e assicurazione, l’eliminazione obbligo del POS e l’adeguamento delle tariffe dei CTU

Formazione obbligatoria, la nuova assicurazione per i liberi professionisti, ma anche la situazione di stallo in cui versano alcune categorie di architetti e ingegneri. Sono stati questi i principali punti di confronto dell’incontro che si è svolto ieri, 10 settembre, tra il Ministro della Giustizia, Prefetto Annamaria Cancellieri e InarSind, il Sindacato degli Architetti e degli Ingegneri liberi Professionisti.

La delegazione del sindacato era composta composta dal Presidente Ing. Salvo Garofalo, dal Tesoriere Ing. Roberto Rezzola e dal Responsabile della Comunicazione Arch. Giulia Villani, ha incontrato il Ministro della Giustizia,  Prefetto Annamaria Cancellieri.
Al cordiale incontro era presente anche il Consigliere per  le Libere Professioni Avv. Maurizio Borgo.

L’ing. Salvo Garofalo dopo aver messo in evidenza  il grave momento di crisi in cui versano  oggi le libere professioni in generale e quelle tecniche in particolare, ha fatto presente le molteplici incertezze introdotte dalla riforma degli ordinamenti professionali discutendo in particolare della  recente introduzione della formazione continua e obbligatoria. Gli architetti e gli ingegneri liberi professionisti  sono  consapevoli dell’importanza e della necessità dell’aggiornamento costante. La delegazione  di Inarsind ha però espresso forti perplessità circa la diversità dei regolamenti emanati dai Consigli Nazionali degli Architetti e degli Ingegneri, soprattutto perché le due categorie hanno stesse competenze, stesse tariffe, stessi Ente di Previdenza, medesime Organizzazioni Sindacali, si rivolgono ad una committenza comune e spesso  collaborano all’interno di analoghe strutture. In ogni caso Inarsind ha ribadito che nessuno degli iscritti agli ordini, qualunque attività svolga, può essere esonerato né dalla formazione né dall’assicurazione e chi non adempie agli obblighi deve essere posto in un apposito elenco degli “inattivi”.

Il presidente di Inarsind  ha poi chiesto che nelle linee guida dei regolamenti per la formazione sia previsto un percorso differenziato per i Sindacati di categoria e che venga evitato che gli ordini territoriali siano allo stesso tempo  controllori e controllati proponendo l’istituzione di un ente terzo che possa vigilare su chi effettua formazione.

Considerato che in atto  i sistemi   formativi per le due categorie  risultano completamente disallineati e presentano forti criticità Inarsind teme che con il passare del tempo si creeranno dannose divergenze  per cui ha chiesto al Ministro che si introduca un anno di sperimentazione, non obbligatoria,  per l’applicazione dei regolamenti già emanati che conduca ad una convergenza ed a una  profonda revisione dei regolamenti approvati.

Nell’incontro la Delegazione ha anche richiesto:

–          Un anno di proroga e sperimentazione per l’assicurazione considerato che nella riforma delle professioni prestazioni, rischi,  franchigie e i massimali in rapporto al fatturato non sono definiti e rischiano così di non tutelare né il committente né il professionista ma di fare gli interessi delle sole assicurazioni;

–          L’eliminazione dell’obbligo il sistema di pagamento con carta di credito (POS) che per la tipologia dei pagamenti dei professionisti tecnici  appare del tutto ingiustificato considerato che poco si concilia con importi delle prestazioni professionali  normalmente  superiori ai 1.000 euro per i quali è possibile utilizzare bonifici ed assegni, sistemi di pagamento di per sé  tracciabili.

–          L’adeguamento dei compensi, oggi irrisori,  spettanti ai Consulenti Tecnici di Ufficio il cui aggiornamento è bloccato da troppo tempo.

Il Ministro Annamaria Cancellieri e il Consigliere Avv. Maurizio Borgo, dopo aver con interesse ascoltato le istanze di Inarsind  si sono detti disponibili, compatibilmente con il ruolo di Vigilanza e proposizione del Ministero,  a considerare le osservazioni del Sindacato verificando nei prossimi giorni la fattibilità tecnica di quanto richiesto.

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