O TEMPORA O MORES

Si è tenuta il 19 Giugno la riunione del tavolo tecnico presso AVCP. Questa sarebbe stata la conclusiva prima dell’emanazione di una Determinazione dell’Autorità integrativa o sostitutiva della n. 5 del 2010, punto di riferimento per l’affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria, sia per le P.A. sia per i professionisti. Gli incontri, ai quali hanno partecipato Inarsind (delegato Ing. Maurizio Wiesel), CNI, CNAPP, OICE, CNG, ANCI e altri, erano finalizzati a trovare una proposta valida in ausilio alle S.A. per determinare l’importo da mettere a gara per la prestazione dei servizi di architettura e ingegneria a seguito del vuoto creato dall’abrogazione delle tariffe professionali e, conseguentemente, delle classi e categorie di cui alla L. 143/1949 e D.M. 4-4-2001, giusta L. 24-3-2001 n. 27 art.9, 2° comma.

Si è preso atto che anche l’attuale ‘Governo Tecnico’ non è rimasto immune dalla sindrome di Penelope: con il Decreto Sviluppo, all’art. 5 sancisce che … le tariffe e le classificazioni … possono continuare ad essere utilizzate, ai soli fini della determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara… Con questo articolo, il legislatore ha implicitamente ammesso il proprio errore di valutazione, siamo tornati all’”antico” e reso inutili gli incontri del Tavolo Tecnico. Nel corso delle riunioni, però, si è richiesto all’AVCP di risolvere con un’aggiornamento della Determina 5/2010 una serie di questioni non risolte: avvalimento, raggruppamenti di professionisti e loro requisiti, standardizzazione dei curricula –da rendere obbligatoria- aggiornamento delle classi e categorie e la predisposzione di un bando tipo (in fieri secondo AVCP). Il ‘tavolo’ ha posto all’attenzione anche la imprecisa formulazione dell’art. 5 che, se non modificato in sede di conversione in legge, aggiungerebbe caos al caos per la sua giuridica inefficacia.

In attesa dei ‘nuovi parametri’, vere e proprie tariffe,(giammai chiamrle così) apparentemente più complicati di quelli della L.143/49 si spera di non dover assistere a numerose variazioni sul tema, come, ad esempio, le oltre 70 modifiche in un anno al codice dei contratti che non danno il tempo di essere assimilate prima di una nuova variazione.

Ing. Maurizio Wiesel

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