LA LIQUIDITA’ DI CASSA DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI ITALIANI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Il lavoro dei liberi professionisti, dei loro dipendenti e collaboratori non possono restare senza un reale sostegno in un momento così critico. L’emergenza Covid 19 purtroppo è destinata ad incidere pesantemente sull’economia e gli effetti colpiranno soprattutto le componenti più deboli o meno rappresentate.

Anche gli stessi sindacati dei lavoratori lo hanno sostenuto nei giorni scorsi invocando una pari attenzione anche per il lavoro autonomo e ben lo ha rappresentato ConfProfessioni al tavolo del Governo con l’intervento del 4 marzo del Presidente Stella.

Le ripercussioni che nelle prime settimane sono più dettate dalla sorpresa e dall’incognita di questa emergenza sanitaria lasceranno poi posto alla cruda realtà dei numeri e il già asfittico mercato del lavoro libero professionale dovrà fare i conti con le problematiche della liquidità di cassa.

 

 

 

 

Data la perdurante contrazione del mercato e la riduzione del differenziale volume d’affari-reddito InArSind propone di agire direttamente alla fonte aumentando la liquidità dei liberi professionisti riducendo per il 2020 al 10% l’aliquota delle ritenute d’acconto o trovando delle soluzioni che consentano temporaneamente di lasciare in campo una quota delle entrate fiscali che gestiamo quali sostituti di imposta.

Solo alleggerendo la pressione delle anticipazioni che il mondo professionale accredita allo Stato si potranno avere dei benefici sulle già sofferenti posizioni finanziarie degli ingegneri e architetti. InArSind chiede alla politica di comprendere lo stato di crisi e promuovere iniziative di finanza pubblica non di assistenzialismo.

Sul fronte previdenziale ci risulta che INARCASSA stia elaborando in autonomia un meccanismo di agevolazione e solidarietà nei confronti dei colleghi che si troveranno a subire limitazioni della libera circolazione, al pari di quanto stanno già deliberando altre Casse private. Secondo InArSind lo strumento potrebbe consistere nella riduzione della percentuale della contribuzione pensionistica da applicare al saldo dei redditi del 2020, però si attendono le decisioni del CdA di Inarcassa.

Roma, 6 marzo 2020

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inarsind