Nei giorni scorsi INARSind, aderente a Confedertecnica, ha inviato al Presidente del Consiglio Monti una lettera aperta sullo stato di precarietà della nostra Libera Professione, ora in assoluta emergenza esistenziale, ribadendo che ha origini più lontane nel tempo, proprie della peculiarità del sistema italiano delle Professioni Tecniche.
La lettera, di poche parole, non è un’analisi dettagliata ma un quadro schematico della situazione attuale che purtroppo determina un futuro assai incerto per gli architetti e ingegneri liberi professionisti italiane. In particolare, con la lettera Inarsind sottopone al Presidente del Consiglio i seguenti punti critici:
– questione società tra Professionisti anche miste di capitale senza limiti con svilimento della libera professione;
– liberalizzazioni e riforma sistema degli ordini professionali;
– soppressione tariffe minime e contemporaneo controllo qualità prestazioni
– giovani liberi professionisti costituenti un popolo di Partite IVA di fatto “dipendenti” e questione doppio e triplo lavoro dei “vecchi” professionisti;
– modernizzazione del sistema previdenziale.