Equo compenso, le proposte di modifica della Rete Professioni Tecniche

La RPT ha presentato in audizione in Senato alcune osservazioni e proposte di emendamenti al provvedimento, ritenuto comunque positivo

Si è tenuta mercoledì 20 settembre, presso la 11ª Commissione Lavoro del Senato, l’audizione congiunta della Rete Professioni Tecniche e dell’Adepp (Associazione degli Enti Previdenziali Privati). Il tema dell’incontro è stato il testo del provvedimento sull’equo compenso attualmente in esame al Senato.

I professionisti tecnici rilevano come le disposizioni normative indicate dal provvedimento ai fini della individuazione dei parametri per l’equo compenso dei professionisti non esauriscano la copertura di tutte le tipologie di prestazioni svolte dalle professioni regolamentate. Ritengono opportuno, dunque, l’inserimento all’interno dell’articolato di una disposizione che deleghi il Ministero della Giustizia ad emanare, sentiti con i Consigli Nazionali degli Ordini e Collegi professionali, un decreto che introduca compensi minimi per le prestazioni non incluse nella normativa vigente e richiamata nel disegno di legge in esame. L’entità di tali compensi dovrà essere aggiornata automaticamente a cadenza biennale secondo gli Indici ISTAT; con cadenza biennale deve essere anche prevista una revisione dei contenuti complessivi dei decreti citati, onde consentire di poter includere e aggiornare l’elenco delle prestazioni incluse.

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