Già nel 2013 Inarsind, associazione d’intesa sindacale degli ingegneri ed architetti liberi professionisti italiani, sottolineò la poca pertinenza dell’utilizzo del POS con l’attività tipica di ingegneri ed architetti liberi professionisti.
I motivi che avevano spinto Inarsind ad essere contrari all’introduzione dell’obbligo del POS per architetti ed ingegneri non sono mutati nel tempo: anzitutto tipicamente l’espletamento delle prestazioni di architetti ed ingegneri non vedono un committente recarsi presso lo studio del professionista, ritirare un prodotto o fruire di un servizio e quindi procedere al pagamento.