ORDINE INGEGNERI: elezioni 2013 e bilancio 2012

verbale commissione bilancio consuntivo 2012Finite le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, preso atto dei risultati elettorali, qualcuno vuol far credere che ora si torna a gestire come se nulla fosse successo, come se le questioni relative al bilancio 2012 fossero delle mere invenzioni o delle strumentalizzazioni pre-elettorali, portate avanti da pochi con l’intenzione di “infangare” e/o di “danneggiare” l’immagine della categoria. Qualcuno, con lo stile che gli è proprio, dice che ora si può procedere alla disinfestazione, alle querele, ai provvedimenti disciplinari; in una parola si può procedere a far zittire quanti chiedono TRASPARENZA, EFFICIENZA e OCULATEZZA in chi gestisce le rilevanti somme che derivano dalle quote degli iscritti.

Purtroppo per la categoria (ma poi qual è la categoria?) le cose stanno in maniera diversa e le elezioni appena concluse non sanano i rilievi formulati al bilancio in sede assembleare, con il documento sottoscritto da numerosi colleghi, e in sede di “commissione verifica bilancio”,  il cui verbale conclusivo è stato sottoscritto dai componenti della stessa commissione, dal Presidente e dal Tesorire. Nel merito dei rilievi si attendono i riscontri degli organi superiori a cui è stato inoltrato il citato verbale. Si veda a riguardo il  COMUNICATOSTAMPA_2.7.13

Un’ultima notazione va fatta con riferimento al perpetuarsi del pressapochismo con cui si continua a procedere; si citano due esempiIl primo: le recenti elezioni, indette dal Consiglio uscente, si sono svolte con un orario di votazioni difforme a quanto previsto dalla norma; ciò potrebbe essere oggetto di ricorso, eventualmente portato avanti da chi avesse intenzione di invalidare le elezioni stesse (precisiamo che noi non siamo tra questi, ma non possiamo non evidenziare una tale approccio approssimativo). Il secondo: subito dopo la proclamazione degli eletti, i consiglieri presenti all’Ordine(ma perchè questa premura?), riprendendo un’antica tradizione, hanno anche individuato le cariche direttive per il prossimo quadriennio (presidente, tesoriere e segretario); pertanto, a quanto risulta, senza riunire il Consiglio neo eletto, senza redigere un verbale e, cosa ancor più grave, facendo riferimento a certe antiche tradizioni che tuttavia si basavano su una precedente norma non più in vigore: l’attuale norma prevede che il consiglio neo eletto si insedi (e quindi abbia i poteri conferiti) solo dopo la scadenza del mandato del consiglio uscente (circa a fine Luglio), pertanto oggi non può e non deve (se non altro per un minimo di rispetto nei confronti dei neo eletti, assenti in quella circostanza) indicare proprio niente!!!

 

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