WATERFRONT DI CATANIA: UN CONCORSO DI IDEE SOLO PER I CURRICULUM SELEZIONATI ?

Il Comune di Catania e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale (già Autorità Portuale di Catania) intendono procedere all’esperimento di un concorso di idee ai sensi dell’articolo 156 del D.Lgs 50/2016, con “procedura  aperta”, in forma anonima ed in due fasi – una prima fase di PRE-SELEZIONE ed una seconda fase di SELEZIONE – in maniera del tutto “nuova” e non prevista dal vigente Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016). Nell’intesa tra i due Enti il Comune di Catania ha ruolo di Stazione Appaltante (SA) che sul sito internet ufficiale ha annunciato l’iniziativa ma non ha ancora pubblicato il bando del concorso in questione (https://www.comune.catania.it/informazioni/cstampa/default.aspx?cs=63237). Da quanto si legge nel comunicato stampa pubblicato su Internet, si tratterebbe di “un Concorso internazionale  di idee che ha dunque lo scopo di individuare la soluzione metodologica più appropriata per la rigenerazione urbanistica dell’area, attraverso un Masterplan, … che non rappresenterà alcun livello di progettazione così come definito dalle vigenti normative”.

Nella prima fase (di preselezione), i partecipanti verrebbero scelti, in buona sostanza, secondo i curriculum e le esperienze lavorative maturate negli ultimi dieci anni, con almeno 3 (tre) servizi di progettazione urbanistica attinente al tema del concorso a bando. Questa prima fase del bando (di preselezione) restringe drasticamente il campo dei partecipanti portatori di idee, poiché, per la successiva raccolta e per la selezione effettiva delle “idee” progettuali e/o metodologiche, la SA verrebbe a scegliere solo i migliori 7 (sette) curricula dei “gruppi di progettazione” con i migliori approcci metodologici e disciplinari. Nella seconda fase, i 7 (sette) partecipanti pre-selezionati andrebbero a sviluppare e presentare le idee progettuali vere e proprie, quindi con un campo estremamente ristretto per le idee a concorso, non meglio esplicitate nella prima fase di pre-selezione.

Osserviamo innanzitutto, che una simile procedura, se da un lato consente alla SA di selezionare i curricula e gli approcci metodologici all’idea degli specialisti del settore, dall’altro non serve a raccogliere ed a selezionare quante più idee possibili sul tema proposto, come suggerirebbe lo spirito di un vero e proprio Concorso di idee. Una siffatta “nuova” procedura, non servirebbe a tutti quei professionisti che, pur non avendo la decennale esperienza ed il notevole curriculum richiesto dalla SA che esperisce il concorso, hanno tuttavia i requisiti minimi di legge (ndr. l’art. 156 comma 2 D.Lgs 50/2016 ammette, al concorso di idee, oltre che i soggetti ammessi ai concorsi di progettazione, anche i lavoratori subordinati abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine professionale ….) nonché la voglia di portare in pubblico le proprie idee. Di fatto, tutti questi professionisti non selezionati, iscritti agli albi ed abilitati all’esercizio della professione, sarebbero automaticamente esclusi, senza potere presentare le proprie idee e, dunque, senza potere dare valore a questo importante appuntamento, già ritenuto da autorevoli organi d’informazione di settore, un “maxi-concorso internazionale” ovvero uno dei concorsi di idee di maggiore rilievo del 2018. (http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/progettazione-e-architettura/2018-01-29/waterfront-catania-maxi-concorso-internazionale-arrivo-con-polemiche-144840.php?uuid=AEXoEoqD ). Attendiamo l’uscita del bando.

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