PRESTAZIONI GRATUITE: IL RISPETTO LIMITA LA LIBERTA’

Parliamoci chiaro: una progettazione ad 1 € è una prestazione gratuita !!!!!

Zero Compenso, zero Cassa Previdenza, zero IVA, zero Tasse.

A chi conviene una simile prestazione: alla Collettività? ai Professionisti ?

I Casi di Solarino (SR) e, in ultimo, di Picerno (PZ) – http://www.inarsind.org/blog/2017/12/17/solarino-sr-arriva-picerno-pz-linaccettabile-quotidiana-anarchia-negli-affidamenti-dei-servizi-ingegneria-architettura/ – mettono chiaramente in evidenza che nel bandire gare di progettazione compensate ad 1 €, il R.U.P. che predispone l’atto e l’Amministrazione Pubblica che delibera l’atto, da un lato invocano le necessità e la libertà di chi propone il bando, in ragione dell’attuale orientamento giurisprudenziale dato dalla recente sentenza del Consiglio di Stato n° 4614/2017, dall’altro ritengono che il partecipante è libero, sostenendo, infatti, “fermo restando la libertà di ciascuno nel ritenere vantaggiosa la partecipazione”.

Si sta diffondendo, bando dopo bando, la tendenza alla progettazione gratuita per avere un incarico completo, una tendenza che presuppone il fare come meglio si crede, sia nel professionista dipendente, che scrive il bando, sia nel libero professionista, che ritiene vantaggiosa la partecipazione ad un bando di progettazione gratuita e manifesta disponibilità in tal senso.

Tutti liberi: possibile?

Ciò che limita la libertà è il rispetto: il rispetto della Categoria e del Codice Deontologico dei Professionisti iscritti all’Albo Unico, il rispetto del Codice degli Appalti, il rispetto dell’Equo Compenso, il rispetto del buon senso e del vivere civile.

Che ciascuno faccia la sua parte per chiudere questa voragine deleteria, questo buco nero, questa tristissima storia dei Bandi di progettazione ad 1 €.

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