Confprofessioni in audizione alla Commissione Bilancio della Camera contro lo split payment.

Si allega testo dell’audizione in cui è stata sottolineata la non equità fiscale dell’applicazione ai professionisti, già soggetti alla ritenuta d’acconto, dello split payment, da cui, alla prima introduzione nel 2015, erano stati correttamente esclusi.

In particolare il provvedimento grava doppiamente su chi, come i professionisti tecnici, si avvale, nell’espletare gli incarichi per la PA, di collaborazioni di altri colleghi sui cui onorari si trovano ad anticipare l’IVA di tasca propria.

Fronte comune quindi delle professioni per la modifica di una norma che crea disparità tra le figure presenti sul mercato (le società sono attualmente soggette allo split payment ma non alla ritenuta d’acconto) e per l’ennesima volta spreme i professionisti per fare cassa.

 

Audizione_manovrina_Camera_9.05.17

 

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inarsind