Il Coordinamento Regionale Toscano di Inarsind incontra il Consigliere Regionale Gianfranco Simoncini sullo schema di D.LGS di attuazione della 2013/55/UE

In data 4 dicembre 2015 il Coordinamento Regionale Toscano di Inarsind ha incontrato la Presidenza della Regione nella persona del Consigliere Gianfranco Simoncini. Si riporta qui di seguito il

PROMEMORIA PER IL CONSIGLIERE SIMONCINI

Sullo schema di D.LGS di attuazione della 2013/55/UE

  • DALLA RELAZIONE TECNICA:
    Lo schema…  ha lo scopo di dare la garanzia a color che hanno acquisito una qualifica professionale in uno Stato membro di accedere alla stessa professione e di esercitarla in Italia  con gli stessi diritti dei cittadini italiani

È una dichiarazione disarmante e preoccupante. In questi termini, si consente anche quanto segue: un cittadino extracomunitario, magari di provenienza da colonie non ex inglesi, paga la sua quota d’iscrizione ad una delle numerose associazioni professionali britanniche, le quali, per effetto della provenienza di non madrelingua inglese, gliela concedono a buon mercato (perché incassano la quota) e, una volta iscritto e acquisita la qualifica professionale, viene in Italia a farci la concorrenza, in un mercato che non è per niente in condizioni di soddisfare l’offerta.
Non ci sono valutazioni né riferimenti alle conseguenze di sostenibilità delle attuali Casse di previdenza. Si persevera nel diabolico errore di pensare a lavoratori autonomi come se fossero lavoratori dipendenti.
OCCORRE RIVEDERE TUTTA L’IMPOSTAZIONE. E CHI, MALAUGURATAMENTE, PENSASSE DI COGLIERE L’OCCASIONE PER INCAMERARE NELL’INPS  LA PREVIDENZA DEI LIBERI PROFESSIONISTI, AVREBBE SBAGLIATO I CONTI: A FRONTE DI UN IMMEDIATO INCASSO DI VALUTA, ASSUMEREBBE ANCHE UN DEBITO PREVIDENZIALE INSOSTENIBILE SE NON SI ATTUANO MISURE STRAORDINARIE DI SOSTEGNO AGLI STUDI PROFESSIONALI. D’ALTRO CANTO, SAPPIAMO CHE TUTTO  IL SISTEMA PREVIDENZIALE SIA IN SOFFERENZA. UN COMPENSO DATO IN ITALIA AD UN PROFESSIONISTA COMUNITARIO NON ITALIANO FRUTTA PREVIDENZIALMENTE NEL SUO STATO DI RESIDENZA, MENTRE UN COMPENSO DATO AD UN PROFESSIONISTA ITALIANO FRUTTA PREVIDENZIALMENTE IN ITALIA.

  • DALL’ANALISI DI IMPATTO DEL REGOLAMENTO (A.I.R.)
    Le 8 sezioni che compongono il documento non hanno riferimenti all’impatto sul mercato delle professioni. Indicativo resta il titolo della Sezione 5 “Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI” E le libere professioni: abbandonate al controllo di ordini e collegi, senza nulla aggiungere,
  • Laurea in Architettura: bene averla riportata a 5 anni. Ma per ogni buona ragione che c’è per quanto riguarda l’architettura ve ne sono dieci per quanto riguarda l’ingegneria. Deve tornare il prima possibile a cinque anni anche per questa professione.Nel corso dell’incontro a fronte dell’illustrazione delle motivazioni contenute nel promemoria, il Consigliere Simoncini ha ritenuto le osservazioni motivate ed ha preso impegno di trasferire, nell’ambito dei rapporti Stato – Regioni, quanto osservato.

Firenze, 05-12-2015

IL COORDINAMENTO REGIONALE TOSCANO

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inarsind