Dura presa di posizione di Inarsind sul decreto legge “Giustizia per la crescita”

La crescita di chi? Degli utili delle banche a discapito dei professionisti. Un CTU pagato a vacazione guadagna circa 20 euro nette al giorno meno degli “invisibili” raccoglitori di pomodori

Oggi 29 Settembre Inarsind ha inviato una lettera aperta al Ministro della Giustizia On.le Andrea Orlando mettendo in evidenza l’iniquità del recente provvedimento che prevede che il compenso dell’esperto o dello stimatore nominato dal giudice o dall’ufficiale giudiziario è calcolato sulla base del prezzo ricavato dalla vendita e saldato solo dopo l’effettiva vendita dell’immobile oggetto della procedura, chiedendone il sostanziale annullamento.

Nella lettera si rileva chiaramente come il comma in questione mina uno dei fondamenti della giurisprudenza italiana sull’attività dei professionisti che deve essere in ogni caso correttamente remunerata trattandosi di un’obbligazione di mezzi.

Il Presidente di Inarsind, Ing. Salvo Garofalo, ha rilevato inoltre che  il tempo e l’energia richiesti per la formazione, l’aggiornamento professionale e culturale necessari per svolgere correttamente le funzioni a cui il CTU è chiamato non possono essere comprese in un onorario umiliante, avvilente e mortificante come quello attuale o come quello che scaturirà dal solo dall’aggiornamento ISTAT, che sembra di prossima pubblicazione,  chiedendo invece una revisione che porti ad un onorario di 45,00 l’ora lordi. Infine viene sottolineato che un ipotetico Consulente che prestasse la sua opera esclusivamente per la Giustizia guadagnerebbe, anche dopo l’aggiornamento ISTAT, delle vacazioni circa 460 euro al mese nette cioè meno del salario percepito dai “raccoglitori di pomodori” in netto contrasto con la Costituzione Italiana che all’art. 36 testualmente recita “ Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”

La lettera si conclude con la richiesta di un incontro per approfondire e chiarire l’ insostenibile situazione in cui versano i CTU, anche per quanto attiene gli attuali ritardi dei pagamenti, e per esporre le idee di INARSIND sulla riorganizzazione territoriale degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, sulla revisione del DPR 169/2005, sul tirocinio, sulla revisione della formazione continua e sull’adeguamento dell’obbligo di assicurazione dei professionisti che ormai ad avviso del Sindacato risultano indifferibili.

Lettera Ministro Orlando-CTU

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inarsind