Storia

INARSIND trae le proprie origini dallo S.N.I.L.P.I. (Sindacato Nazionale Ingegneri Liberi Professionisti) che nasce il 28 aprile 1950 a Napoli e vede i suoi primi passi sotto la presidenza dell’Ing. Gaetano DEL PEZZO.

Nel 1956 viene fondata un’altra Organizzazione Nazionale: la F.N.S.I.L.P. (Federazione Nazionale dei Sindacati Ingegneri Liberi Professionisti Italiani) con presidente l’Ing. Gianfelice BERTOLINI.

Le due organizzazioni si fondono nel 1965 in occasione di una riunione congiunta a Firenze che vede la partecipazione dei due Consigli Nazionali sotto il nome unitario dello S.N.I.L.P.I. e della F.N.S.I.L.P.

La decisione di tale fusione, di grande importanza storica, venne ratificata dall’Assemblea Nazionale unitaria tenutasi a Roma il 22 gennaio 1966, che vide la nomina del Nuovo Consiglio Nazionale che, nel corso della sua prima riunione del 6 febbraio 1966, elesse ai vertici l’Ing. Leo CALINI quale presidente e l’Ing. Giuseppe MILONE quale segretario.

La scelta del Consiglio Nazionale risultò subito vincente per l’alto prestigio professionale di CALINI e MILONE, i quali conferirono un’immagine di grande peso all’Associazione consentendole una costante espansione periferica con la nascita di un numero cospicuo di Sindacati Provinciali sparsi in tutto il Paese: Alessandria, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Catanzaro, Como, CUNEO, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Imperia, La Spezia, Lecce, Livorno, Milano, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Pistoia, Roma, Salerno, Sondrio, Teramo, Taranto, Torino, Trento, Udine, Varese, Vercelli ed altri che seguirono in tempi successivi.

Dieci mesi dopo la sua elezione, avvenuta il 7 Novembre del 1966, CALINI portò avanti con determinazione la costituzione della CONSILP, la Confederazione Sindacale Italiana Liberi Professionisti, oggi divenuta CONFPROFESSIONI, di cui divenne il primo Presidente.
A CALINI, morto improvvisamente, succede il Vicepresidente anziano Ing. Bartolomeo ROSSELLI di Genova che con saggezza e signorilità conclude il mandato.
Il 25 ottobre 1986 il Consiglio Nazionale elegge l’Ing. Luigi LUCHERINI di Arezzo alla presidenza e conferma l’Ing. Giuseppe MILONE Segretario Nazionale.
Successivamente nel 1990 viene confermato alla carica di Presidente l’Ing. Luigi LUCHERINI e a quella di Segretario Nazionale viene indicato l’Ing. Giovanni BOSI di Bergamo.

Sotto la presidenza Lucherini lo S.N.I.L.P.I. entra a far parte della FIDIC, International Federation of Consulting Engineers. Fondata nel 1913, la FIDIC è costituita dalle Associazioni Nazionali dei consulenti in ingegneria rappresentanti 99 paesi distribuiti in tutto il mondo che a loro volta rappresentano oltre un milione di professionisti e si occupa della promozione degli interessi dei consulenti che esercitano prestazioni di tipo intellettuale tecnico riguardanti il costruito e l’ambiente naturale.
A partire dal 1994 e fino al 2000 la Presidenza viene assunta dall’Ing. Donato BOSCO di Bari e la Segreteria Nazionale dall’Ing. Mario CASSANO di Genova.
Nel 2000 viene eletto Presidente l’Ing. Marcello CONTI di Udine e Segretario Nazionale l’ing. Giuseppe BASSI di Bergamo che restano in carica fino a luglio 2007.
E proprio sotto la presidenza CONTI, già Presidente di INARCASSA dal 1990 al 2000 e uomo di grande statura innovativa, nel 2004 il Sindacato decide che i tempi sono maturi per una rappresentanza unica fra Ingegneri ed Architetti, i quali hanno interessi e competenze in comune, lo stesso tariffario e la stessa cassa di previdenza: nasce cosi INARSIND.

Nel luglio 2007 viene eletto Presidente l’Ing. Marco BELARDI di Brescia e Segretario Nazionale l’ing. Salvo GAROFALO di Catania.

Alla fine del 2009 viene nominato Presidente l’Ing. Salvo GAROFALO e Segretario Nazionale l’Ing. Francesco BASSO di Ferrara che nel 2012 si dimette e viene nominata come Segretario Nazionale l’ing. Michela DIRACCA.

Dal 2012 al 2019, con le attività portate avanti dal Presidente GAROFALO e dal Segretario Nazionale DIRACCA (poi diventata Presidente Nazionale INARSIND nel 2017), INARSIND ha adeguato lo Statuto, è tornato in CONFPROFESSIONI (dopo una pausa in Confedertecnica), e si è trasformato in Associazione di intesa Sindacale, ha ripreso i rapporti con l’OICE, con cui oggi rappresenta in Italia FIDIC e ha riorganizzato totalmente la struttura per rimanere al passo con i tempi, rafforzando ulteriormente il rapporto partecipativo con i propri iscritti.

Il Consiglio Nazionale di INARSIND si è dunque rinnovato il 4 ottobre 2019 in Roma per il quadriennio 2019-2023 con la seguente composizione:

Presidente Dott. Ing. Roberto REZZOLA di Brescia;

Vicepresidente Dott. Ing. Carmelo RUSSO di Catania con delega ai rapporti con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri;

Segretario Dott. Ing. Marco BECUCCI di Arezzo;

Tesoriere Dott. Ing. Ivan LOCATELLI di Bergamo;

Consigliere Dott. Arch. Ing. Danilo PICCA di Cuneo con delega ai rapporti con il Territorio;

Consigliere Dott. Arch. Saverio GALLIZZI di Vibo Valentia con delega ai rapporti con il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori;

Consigliere Dott. Ing. Mauro IACUMIN di Udine con delega ai rapporti con Inarcassa.

Sono stati al contempo rinnovati i membri del Collegio Nazionale dei Probiviri, Dott. Ing. Pietro BERNA di Firenze, Dott. Ing. Roberto D’ANDREA di Messina e Dott. Ing. Maurizio WIESEL di Bari e del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti, Dott. Arch. Pier Paolo COPPOLA di Napoli, Dott. Arch. Luca COSENTINO di Agriento e Dott. Ing. Alessandro GASPARINI di Brescia come membri effettivi e la Dott. Ing. Maria Cristina CANCARO di Catania, la Dott. Ing. Domenica DE MIGLIO di Crotone e Dott. Ing. Sebastiano MOIOLI di Bergamo quali membri supplenti.

Questa in sintesi la storia di INARSIND che deve essere vista unitamente a settant’anni di battaglie sindacali combattute a difesa della categoria su argomenti ancora oggi non del tutto risolti come: l’ordinamento professionale, la cassa di previdenza, il rapporto con le grandi società di ingegneria, la lotta alla burocrazia, l’inserimento dei giovani nel mondo professionale, gli studi di settore, la modernizzazione e alla messa in sicurezza del paese, il rifiuto assoluto alle prestazioni gratuite e tante altre.